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La Calabria dei presepi: devozione, arte e comunità

09.12.25

a cura di

In Calabria, tra borghi immersi nelle colline e comunità che ancora custodiscono il senso profondo del “fare insieme”, il presepe diventa un modo per raccontarsi, per celebrare il proprio passato e per vivere il Natale come un ritorno alle origini.

La Calabria ha sempre trovato nel presepe un mezzo per esprimere identità e appartenenza. Non è raro, infatti, che le rappresentazioni della Natività vengano arricchite da scene di vita quotidiana, antichi mestieri, piccoli dettagli che ricordano la semplicità della terra e la laboriosità delle sue genti.
Ogni comunità lo interpreta a modo suo: c’è chi allestisce presepi monumentali nelle chiese, chi preferisce quelli artigianali nelle case, e chi, come in molti borghi, dà vita a veri e propri presepi viventi che trasformano interi centri storici in scenografie emozionanti.

Badolato: il borgo che si accende di tradizione

Tra i presepi più affascinanti della regione, quello di Badolato, nel cuore della costa ionica catanzarese, rappresenta un appuntamento imperdibile. Il borgo medievale si trasforma in un dedalo di vicoli illuminati da lanterne, dove figuranti in abiti d’epoca ridanno vita a un mondo antico: artigiani, lavandaie, tessitrici, pastori.
 Il percorso si snoda tra archi in pietra e piccole piazze, creando un’atmosfera sospesa, quasi fuori dal tempo. Qui il presepe vivente non è solo rappresentazione, ma un modo per riunire la comunità e far scoprire ai visitatori il fascino autentico di uno dei paesi più suggestivi della Calabria.

Altilia: il presepe che racconta l’anima rurale del Savuto

Spostandosi nella valle del Savuto, il borgo di Altilia dà vita a un presepe che è un racconto di fede e memoria. Tra strade in pietra e case che profumano di storia, il Presepe Vivente di Altilia mette in scena antichi mestieri, scene di vita agreste e quella cultura dell’arte povera che caratterizza da sempre il territorio.
 L’intero paese diventa una narrazione diffusa, un mosaico di quadri viventi che richiama lo spirito della comunità e il valore delle tradizioni tramandate di generazione in generazione. È un’esperienza immersiva, in cui il visitatore non guarda semplicemente, ma partecipa, si emoziona, si sente parte di qualcosa di più grande.

Una tradizione che unisce borghi e persone

Dalla costa tirrenica alle alture della Sila, i presepi calabresi parlano tutti la stessa lingua: quella della partecipazione. Che si tratti di un piccolo presepe domestico o di una grande rappresentazione collettiva, ciò che li unisce è il desiderio di raccontare la propria storia attraverso gesti semplici e simboli condivisi.
 È in questi momenti che la comunità ritrova se stessa: i bambini che imparano dagli anziani, le famiglie che collaborano, i borghi che si aprono al mondo trasformandosi in teatri a cielo aperto.

Vivere la Calabria nel periodo natalizio significa lasciarsi guidare dalle luci calde dei presepi, ascoltare il racconto silenzioso delle pietre antiche, perdersi tra vicoli che profumano di tradizione.
 È un viaggio che non si limita a osservare, ma coinvolge, emoziona e regala la sensazione di tornare a un Natale autentico, fatto di gesti sinceri e atmosfere che restano impresse nel cuore.

In ogni presepe calabrese, da Badolato ad Altilia e oltre, c’è un pezzo di storia, un frammento di comunità, un invito a scoprire una regione che, proprio attraverso queste tradizioni, continua a raccontare la sua anima più vera.